Sette piazze per il centro storico - Savignano sul Rubicone  

progetto sesto classificato 

Dettagli del progetto

Gruppo di progettazione: S. Fazzi - G. Farina - A. Sciascia - G. De Simone - M. Blunda  

Luogo: Savignano sul Rubicone (FC)

Anno: 2005

Committente: Comune di Savignano sul Rubicone

Tipologia: Concorso Nazionale di idee

Immagini: © Sebastiano Fazzi Atelier di Architettura


 

Info

Considerazioni introduttive

Osservando Savignano sul Rubicone, da una foto aerea, si desume come la struttura urbana derivi, nella morfologia e nella giacitura, dalla via Emilia che ne costituisce il principio insediativo. La città di Savignano può essere così descritta come nodo urbano posto lungo la via Emilia ma facente parte di una rete capillare di piccoli agglomerati e centri maggiori distesa lungo la pianura padana.

La descrizione del sistema territoriale in cui è inserito il centro savignanese agevola l’individuazione dei temi che governano, in una ipotesi complessiva di ridefinizione strategica, le scelte di progettazione urbana ed architettonica da porre in essere.

Il progetto

La Circonvallazione Via Emilia

Tra i tracciati viari che definiscono l’assetto della città (Viale della Libertà, Corso Vendemini/Perticari, Circonvallazione Via Emilia) è la circonvallazione a meritare una maggiore attenzione in ragione dell’incongruità delle sua attuale configurazione rispetto al sistema urbano; si tratta, difatti, di una strada interna al centro abitato con caratteristiche assolutamente extraurbane.

Il progetto compie una serie di motivate scelte per trasformare l’identità imprecisata e fuori scala della nuova Via Emilia in un percorso prettamente urbano. Al fine di costruire un alveo urbano, una rue corridor, nello sviluppo della carreggiata si pensa di inserire una serie di interventi mirati.

Provenendo da Rimini, nel punto di confluenza tra Corso Perticari e la Circonvallazione, si propone l’innesto di una nuova quinta urbana che, allineandosi alla Via Rocchi, segna, per chi proviene dal tratto extraurbano, l’ingresso al centro storico di Savignano sul Rubiconde, altrimenti confuso nella struttura a nidi della città diffusa.

Proseguendo verso Cesena, nell’area a margine del campo sportivo, viene proposta l’edificazione di un corpo a due livelli che, oltre a definire il bordo della strada, ospita le attrezzature del nuovo centro sportivo segnalando a chi proviene dalla direzione opposta, mediante una torre, l’accesso ad un ampio parcheggio a raso.

Il lungo rettilineo, momento centrale dello sviluppo urbano della circonvallazione, è sostanzialmente ridisegnato mediante la ridefinizione del bordo dei marciapiedi e la possibile edificazione di nuovi volumi.

Di estremo interesse, per la logica progettuale esposta, è l’individuazione di aree pedonali a cavallo del tracciato viario: Piazza Oberdan, Piazza Kennedy, Piazza del Mercato (intersezione delle vie C. Battisti e Molino) vengono ridisegnate grazie all’introduzione di più ampi marciapiedi che contribuiscono a marcare la distinzione fra parte carrabile e pedonale.

In particolare, lo slargo di Piazza del Mercato, conclusione del percorso interno al Comparto Ghigi, si propone un nuovo ampio marciapiede trapezoidale divenendo momento di relazione tra il centro storico ed il sistema del polo commerciale/mercato settimanale nella sua nuova collocazione.

Immediatamente dopo l’attraversamento del Fiume Rubicone, sul percorso della circonvallazione verso Cesena, si trasforma lo spazio antistante la Segheria in momento centrale del mercato settimanale. Questo viene completato da un nuovo edificio adibito a servizi posto sul bordo della via Emilia. Dalla Segheria si propone un nuovo circuito per il mercato settimanale che lega insieme parti del Nucleo antico con altre poste al di sopra della Circonvallazione. Il Mercato può distendersi sulle piazze Gori, del Torricino, del Mercato, Oberdan e da questa, attraverso un nuovo percorso pedonale, tornare alla Segheria.

Come conclusione del tratto urbano della circonvallazione, a costituire una fuga ideale per chi continua a percorrere la nuova Via Emilia giungendo da Rimini, è individuato un varco di accesso al parco di Villa Rasponi: è l’ennesima occasione fornita per una sosta in città.

La medesima soluzione progettata per l’acceso est alla città non può essere proposta per l’ingresso a Borgo San Rocco in relazione alla coesistenza di un sistema più complesso di confluenze viarie e di una più variegata conformazione urbana: così come meglio specificato in seguito viene qui proposta la collocazione del polo fieristico-espositivo.

La scelta di innescare una teoria di interventi pilota che intessono relazioni tra parti diverse della città può, così, essere reiterata per interessare gli altri tracciati esistenti (Viale della Libertà) o in previsione (nuova circonvallazione a monte).