#clusterONE

"una porta per tutti" 

 

Dettagli del progetto

Progetto: Atelier di Architettura (S. Fazzi - G. Farina - M.G. Fazzi - G. Abate)

Luogo: Enna

Anno: 2017

Committente: Comune di Enna

Tipologia: Installazione temporanea

Foto e immagini: © Sebastiano Fazzi Atelier di Architettura

 

Info

Il progetto fa parte della più ampia iniziativa “MutAzioni”.

All’interno dell’iniziativa, ci sono subito sembrate interessanti e coinvolgenti le collaborazioni e condivisioni già attivate, che trovano da un lato l’amministrazione comunale, la seconda commissione consiliare, il consiglio comunale tutto, dall’altro quattro associazioni di categoria operanti sul territorio quali CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, FEDERTERZIARIO.

Questa installazione è stata titolata CLUSTER ONE. CLUSTER è un termine che in diversi ambiti scientifici e tecnici indica aggregazione, raggruppamento di energia, o elemento che svolge una funzione catalizzatrice. ONE perché è il primo di una serie di installazioni che muteranno il volto del centro storico e perché, volendo giocare sul nome, se letto in italiano, CLUSTERONE indica un grande cluster.

I principi che hanno generato il progetto prendono spunto dalle funzioni legate all’edificio al quale l’installazione si accosta: la Sala Consiliare (Casa della Politica) e il Teatro (Casa della Cultura). Il progetto vuole creare un’osmosi tra queste due entità, conducendole fuori dal Palazzo, e contestualmente vuole avvicinare i cittadini alla Casa della Politica e della Cultura. La proiezione in avanti della porta significa questo e serve a superare ostacoli e barriere anche fisiche, determinando e favorendo una nuova accessibilità: una porta per tutti. Una rampa diviene l‘accesso principale, segnata da portali che si susseguono e che definiscono l’entrata al Palazzo. Ai lati, due differenti sistemi consentono ugualmente di raggiungere il teatro, divenendo, al tempo stesso, sedute e sistema di risalita, ambiti utilizzabili come momenti di pausa per la città, luoghi di aggregazione e di interazione per i cittadini.

Tale assetto, nelle occasioni di maggiore affluenza, consente uno smistamento dei flussi. L’accessibilità assume quindi un ruolo centrale nell’installazione, ed esalta il tema dell’ingresso.

Una priorità, all’interno dell’installazione, è l’interazione con i cittadini. Un’interazione che vuole essere ludica e giocosa. Il fruitore diventa artefice dello spazio che vive, modificandolo e plasmandolo a proprio piacimento. L’ambito definito per la collocazione di sedute componibili si pone ai piedi di due gradonate, prestandosi a possibili rappresentazioni o riunioni all’aperto.

Il disegno del portale in acciaio corten esplica il significato del cluster. Partendo dal basso, i pilastri sono contrassegnati da fori quadrati che salendo si infittiscono sempre più, lasciando il posto a figure sempre più complesse, che scaturiscono dall’aggregazione dei quadrati inseriti dentro una griglia appositamente disegnata e che si offrono all’interpretazione di figure zoomorfe o di utensili e manufatti della vita quotidiana. L’occhio attento dell’osservatore scopre, nella parte sommitale del portale, dei quadrati che si compongono a formare una scritta, che introduce «l'inconoscibilità del reale, di cui ognuno può dare una propria interpretazione che può non coincidere con quella degli altri: “COSI’ E’ SE VI PARE”».

Il progetto quindi propone degli spazi che si prestano all’aggregazione, alla sosta, all’incontro e al gioco di grandi e piccoli, uno spazio da utilizzare come palcoscenico contemporaneo della città, in cui i cittadini diventano attori e spettatori.

Abbiamo creduto fosse importante ridare al progetto di architettura, anche se in questo caso effimera, un ruolo primario nei processi di riconfigurazione, riqualificazione, programmazione e sviluppo della città.

CLUSTER ONE is an architectural installation that has been realized 2017 in Enna (Italy) as part of a bigger project called  “MutAzioni”. This consists of a series of installations to take place in the historical city center of Enna. MutAzioni is the result of the collaboration between the municipality and four local organizations (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Federterziario).

The installation grounds on the belief that architecture – even if ephimeral as in this case – should play a central role in the process of re-generation of the city.

The name clearly refers to the scientific idea of clustering as a way of aggregating elements and creating agencies between them. Being this the first installation of a series, the name has been implemented with the number ONE.  Incidentally, in italian, CLUSTERONE can also be read as “big cluster”.

The area selected for the installation is the entrance of the building containing both the City Hall (House of Politics) and the Theater (House of Culture) as well as its forecourt. Accessibility is therefore a central concern of the installation.

As a mean of going beyond barriers – even the physical ones of the existing entrance stairs – a new ramp is installed to the reach the neoclassic portal of the “Palazzo”. At the same time, this is projected out in the forecourt through a series of portals culminating in a bigger weathering-steel portal: the gate for everyone that simbolically approaches citizens and invite them entering the House of Politics and the House of Culture.

The design of the main portal in weathering steel reveals the meaning of the cluster. From the bottom to the top the pillars are marked with square holes that increase in numbers overlapping at the top resulting in more complex forms which can be interpreted as zoomophic figures or products of everyday life. Keeping a watchful eye on its culmination, visitors can read this sentence at the top of the portal: « l'inconoscibilità del reale, di cui ognuno può dare una propria interpretazione che può non coincidere con quella degli altri: “COSI’ E’ SE VI PARE”».

Citizens should be incentivized in co-shaping the public space. Therefore, two differents systems of terraces on both sides of the portals are implemented with combinable cubic seats that can be used to re-configure the space in a ludic and playful way (creating for example an open air theater or a meeting point).

The installation is definitively a place for aggregating, resting, meeting and playing both for young and old people, a place to use as a civic contemporary scenography in which citizens become actors as well as and spectactors.